Domenica 26 giugno dal Vangelo secondo Luca 9,51-62

 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. 

Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». 

 Un villaggio di Samaritani, a motivo dell’ ostilità nei confronti dei Giudei, nega ospitalità e si rifiuta all’ incontro con Gesù e i suoi. Immediata è la reazione di Giacomo e Giovanni:-” Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?” Reazione a cui Gesù risponde così:-” Si voltò e li rimproverò”: E si misero in cammino verso un altro villaggio. Un rimprovero che rimanda al no di chi vorrà sradicare la zizzania e a chi vorrà fare uso della spada per difenderlo. 

Gesù non vuole la distruzione di nessuno e la scure è posta alla radice di ogni fondamentalismo. Il discepolo deve distinguersi per l’ accoglienza del diverso e per la non rappresaglia nei confronti del nemico. Deve andare oltre il villaggio samaritano che si nega all’ ospitalità e oltre la logica del fuoco di Giacomo e Giovanni. E’ l’ oltre dell’ amore che include tutti, l’ oltre della libertà che sa che vi sono altri villaggi e altri cuori che non si negano e che non negano nessuno. 

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